Continua l’Italianizzazione e l’Europeizzazione forzata dei monumenti secolari veneziani .
Ai Piedi del Ponte di Rialto lato mercato, si erge il palazzo dei Camerlenghi, palazzo cinquecentesco a pianta pentagonale venne adibito a sede delle magistrature finanziarie e come prigione al piano terra, dove venivano rinchiusi i piccoli debitori o criminali. L’esposizione dei prigionieri in piena Rialto serviva da severo avvertimento per quanti passavano.
Oggi questo bellissimo palazzo che costeggia il Canal Grande e’ la sede REGIONALE della Corte dei Conti.
I camerlenghi erano dei funzionari pubblici della Repubblica di Venezia riscuotevano e redistribuivano le entrate finanziarie dello Stato e operavano anche negli uffici nella Zecca di San Marco ( anch’essa recentemente addobbata con bandiere europee e tricolori ).
Per secoli all’interno di questo palazzo furono custodite innumerevoli opere d’arte. Era infatti tradizione che ogni Camerlengo alla fine del suo incarico lasciasse nel palazzo un dipinto a tema religioso. Tali dipinti furono purtroppo perduti durante il REGNO ITALICO e solo pochi furono recuperati .
** Madonna col Bambino in trono e i Santi Sebastiano, Marco e Teodoro, venerata da tre camerlenghi con i segretari (Madonna dei camerlenghi)
Anche per questo storico palazzo veneziano vale lo stesso pensiero che riguarda il Palazzo Ducale e la Zecca , sono palazzi talmente rappresentativi della Serenissima che non necessitano bandiere ( soprattutto europee e tricolori ) . Anche l’uso del ns vessillo marciano insieme alle altre due bandiere ( previsto per enti e palazzi regionali ) non renderebbe giustizia alla nostra millenaria storia. WSM